
IMMERGITI DENTRO UNA STORIA

Come nasce un libro
Come sono nati i libri? Siamo all'incirca nel 4000 a.C. quindi, come potete immaginare, molto lontani dal libro così come lo intendiamo oggi. A dirla tutta, prima di questo momento non sembra nemmeno essere comparsa alcuna forma di scrittura. Sono i Sumeri, l'antico popolo che viveva nella Mesopotamia meridionale, a inventare il primo sistema di scrittura documentato: la scrittura cuneiforme. I segni venivano impressi con un utensile appuntito su una tavoletta di argilla che veniva poi fatta asciugare. Le incisioni erano brevi e sistemate in forma piramidale, a vederle ricordano appunto dei cunei.
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Una vita come tante
Una vita come tante è una storia di sesso e cibo e sonno e amici e soldi e fama. L'autrice Hanya Yanagihara
racconta l'esistenza e la parabola di quattro ragazzi che diventano grandi amici al college e si gettano poi nella vita adulta a New York. Uno di loro nasconde un cupo segreto legato all'infanzia che non troverà un vero riscatto e continuerà a gravare sulla sua vita e su quella di chi gli sta vicino. La storia è forte, disgraziata, ma allo stesso tempo vitale e piena di energia. Quattro esistenze abitate da uno slancio di amore e di esigenza di rapire tutto e tutti: questo è Una vita come tante dove Jude, avvocato brillante, è il centro della vita degli altri, perché la sua infanzia è stata segnata da una serie di violenze che non riescono a trovare uno sbocco, un risvolto positivo o negativo. Semplicemente queste negatività se le porta dietro e lo conducono all'autodistruzione. Gli altri tre, verso Jude, hanno un riguardo e una tenerezza particolari e attorno a lui si muovono tradimenti, sogni e disperazioni. In fondo però da tanto dolore può nascere l'amore più profondo e una bellissima felicità. Cercando di conquistarsi, giorno dopo giorno, il futuro i protagonisti del libro di Yanagihara sono trascinati insieme dalla corrente della solidarietà dove ogni cosa può essere affrontata, insieme. Il dolore cieco e sordo rimane in sottofondo, come un panorama su cui affacciarsi, ma allo stesso tempo da cui guardarsi perché Una vita come tante è un romanzo sul potere rigenerativo dell'amicizia.

Il fabbricante di lacrime
Rigel è intelligente, scaltro, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare, ma il suo aspetto angelico cela un'indole oscura. Anche se Nica e Rigel sono uniti da un passato comune di dolore e privazioni, la convivenza tra loro sembra impossibile. Soprattutto quando la leggenda torna a insinuarsi nelle loro vite e il fabbricante di lacrime si fa improvvisamente reale, sempre più vicino. Eppure Nica, dolce e coraggiosa, è disposta a tutto per difendere il suo sogno, perché solo se avrà il coraggio di affrontare gli incubi che la tormentano, potrà librarsi finalmente libera come la farfalla di cui porta il nome.

Il marchio di Caino
Che cosa accomuna il deserto della Namibia alle chiese dei villaggi sperduti nei Pirenei baschi? Qual è il legame fra il monastero costruito da Le Corbusier e il campo di concentramento di Gurs in Francia? Nessuno lo deve sapere. Perché un'intera popolazione nel cuore dell'Europa è stata perseguitata per secoli fino ad arrivare alle soglie dell'estinzione? Nessuno lo deve sapere. Chi sta uccidendo in modo efferato alcuni anziani dalla ricchezza insospettabile? Qual è il segreto che gli assassini stanno cercando di proteggere? Nessuno lo deve sapere. Il viaggio nei Pirenei dell'avvocato David Martinez non è una semplice ricerca delle proprie origini familiari. Inseguito da un feroce terrorista basco, David capirà che per risolvere il mistero della morte improvvisa e violenta dei genitori dovrà sciogliere un enigma ancora più grande e sconvolgente. Un enigma che ha radici nel periodo del nazismo e che getta un'ombra sinistra sulla Chiesa. O forse ha origini ancora più remote, nascoste in oscuri passaggi biblici che parlano di un popolo maledetto da Dio e dagli uomini. Un popolo che recava su di sé il marchio di Caino.

Nella vita degli altri
Quanto c'è di noi nella vita di chi ci sta attorno? Quanto c'è degli altri nella nostra vita? Qual è la distanza che intercorre tra il modo in cui noi ci vediamo e quello con cui gli altri ci guardano? Domande che riguardano il gioco degli specchi e che prendono forma in questo romanzo, che racconta, con una consapevolezza e una poesia inedite, i temi dell'identità e dell'immedesimazione. Al piano terra di una palazzina di cemento squadrata e piena di finestroni e di inferriate, c'è la panetteria del signor Bisacco. L'odore del suo pane si infiltra tra le fessure strette dell'intonaco crettato e gli spiragli degli infissi da sostituire, profumando e amalgamando la vita delle persone che abitano il condominio. L'edificio ha cinque piani e accoglie e racconta molte storie. Quella di Angelo, un uomo spaventato che vive la sua passione per la fotografia con gravità e sofferenza. Quella della signora Vera, che viene da Padova ma sogna Parigi e lussi impossibili. Di Achille, un uomo complesso che cerca nel cibo la sua vendetta contro il mondo. Quella della signorina Eco, la cui bellezza nasconde una sottile punta di coraggio verso la Vita. Cinque storie memorabili che si intrecciano e si rispecchiano tra immagini slegate e suoni sfarinati, descrivendo il caos di un uomo smarrito nelle sue profondità. Questo di Michele Bravi è un esordio singolare il cui racconto somiglia più a una canzone da leggere a voce alta. Così come suona la sua lingua: ariosa, empatica, immaginifica, ritmica. Un romanzo che racconta il viaggio di un uomo dentro la vita degli altri e degli altri dentro la sua. Storie attorcigliate che si infrangono come uno specchio rotto e che si ricompongono in una progressione di azioni potenti come fucilate al petto.